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sabato 26 marzo 2016

DOMENICA DI PASQUA: MESSA DEL GIORNO – 27 Aprile 2016



At 10,34a.37-43: Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la risurrezione dai morti

Sal 117 (118): Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo

Col 3,1-4 (oppure: 1Cor 5,6b-8): Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo (Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato)

Lc 24,1-12: Non è qui, è risorto!

Illustro brevemente il contenuto della seconda lettura (Col 3,1-4). Il mistero che celebriamo viene visto in stretto rapporto con la vita cristiana. Paolo nella Lettera ai Colossesi sviluppa il tema della centralità di Cristo nella vita del cristiano: la vita del cristiano è una vita in Cristo. In questo contesto acquista senso il breve brano odierno. Se il cristiano è risorto in Cristo, non può che condurre una vita da risorto, interessandosi cioè delle “cose di lassù” (v.2). Le “cose di lassù” è Cristo stesso “seduto alla destra di Dio” (v.1), cioè il Risorto costituito in potere rappresenta “le cose di lassù”: non un mondo evanescente, astratto, fantastico ma illusorio, un mondo quindi fuori della storia, ma una persona storica, la cui vicenda di morte e risurrezione diventa norma di comportamento, profezia, tipo di ogni vita impegnata per i valori del regno di Dio. L’Apostolo pone quindi alla base dell’etica cristiana non una filosofia, ma un concreto evento di salvezza con cui confrontarsi, anzi, una persona: la persona di Cristo. Cercare le “cose di lassù” significa spogliarsi dell’uomo vecchio con le sue azioni e rivestirsi dell’uomo nuovo. Sentimenti, ovvero “valori” pasquali che presiedono a questa novità di vita, sono: misericordia, bontà, umiltà, mansuetudine, pazienza, perdono, soprattutto carità, pace e fedeltà alla Parola di Cristo (cf. Col 3,5-17). Ecco qui un programma di vita cristiana pasquale.