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venerdì 29 aprile 2016

SAN PIO V, papa (30 aprile)


Michele Ghislieri nacque a Bosco Marengo (Alessandria) nel 1504, e morì a Roma il 1 maggio 1572. Entrò nell’Ordine dei Predicatori a quattordici anni; fu successivamente professore, predicatore, priore, provinciale, commissario generale dell’Inquisizione romana (1550), vescovo e carndinale, nel 1566 eletto papa. Operò per la riforma della Chiesa sulle linee tracciate dal Concilio di Trento. Pubblicò i nuovi testi del Breviario (1568), del Messale (1570), e il Catechismo romano del Concilio di Trento (1566). Nel suo governo si urtò con alcuni sovrani cattolici, tra cui  Elisabetta I di Inghilterra che scomunicò nel 1570. Organizzò la Santa Alleanza con la Spagna e Venezia , fino ad ottenere la vittoria di Lepanto (7 ottobre 1571). Fu sepolto nella Basilica Vaticana. Il 9 gennaio 1588 le sue spoglie furono trasferite nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. La celebrazione della memoria di Pio V, morto il 1 maggio, nel MR 2002 è anticipata al giorno precedente per la coincidenza con la celebrazione di s. Giuseppe lavoratore. Nel MR 1962, san Pio V si celebra il 5 maggio, come Festa III classis .
Colletta del MR 1962:

Deus, qui, ad conterendos Ecclesiae tuae hostes et ad divinum cultum reparandum, beatum Pium Pontificem maximum eligere dignatus es: fac nos ipsius defendi praesidiis et ita tuis inhaerere obsequiis; ut, omnium hostium superatis insidiis, perpetua pace laetemur.

Colletta del MR 2002:

Deus, qui in Ecclesia tua beatum Pium papam ad fidem tuendam ac te dignius colendum providus excitasti, da nobis, ipso intercedente, vivida  fide ac fructuosa caritate mysteriorum tuorum esse participes.

“O Dio, che hai scelto il papa san Pio V per la difesa della fede e il rinnovamento del culto liturgico, concedi anche a noi di partecipare con vera fede e carità operosa ai tuoi santi misteri.

La colletta del MR 2002 ha cancellato ogni riferimento ai nemici (hostes) della Chiesa, di cui parla due volte la colletta del MR 1962, ma l’espressione secondo cui Pio V è stato scelto papa da Dio per la  “difesa della fede” (ad fidem tuendam) del Messale dii Paolo VI, dice praticamente lo stesso in modo positivo. La colletta del MR 2002 sviluppa l’operato di Pio V nel campo liturgico e ricorda non solo l’opera di rinnovamento ma nella supplica si chiede che il Signore ci conceda “di partecipare con vera fede e carità operosa ai santi […] misteri”. In queste parole echeggia lo spirito  di continuità nella riforma che anima la Costituzione Sacrosanctum Concilium  e la conseguente riforma liturgica.